IL POTERE DEI CRISTALLI ( parte 3 )





„Ogni tanto afferriamo con la mano un oggetto casualmente trovato, e lo rigiriamo dinanzi agli occhi – forse un cristallo di rocca, o un guscio rotto di chiocciola di cui ci sorprende la struttura interna a scala, o una punta di stalattite dal pallore lunare giunta qui dalle grotte sconosciute in cui il pipistrello traccia i suoi cerchi silenziosi. Questa è la terra d'origine dei musicali capricci, degli scherzi notturni che lo spirito senza alcuna commozione e non senza pericolo si gode come in una sua loggia solitaria. Ma ci sono anche pezzi rotondi di granito, molati e lavorati nelle marmitte glaciali, e si trovano nei punti in cui ci si affaccia su un ampio panorama, là dove il mondo appare un po' più piccolo ma anche più chiaro e regolare, come su nitide e precise carte geografiche, poiché l'ordine supremo si nasconde nel molteplice come in um rebus. Sono enigmi sorprendenti – quanto più cresce la distanza, tanto più ci avviciniamo alla soluzione. Nel punto estremo, all'infinito, la afferriamo.“ ( E. Junger ) 

E con questo incipit proseguiamo il nostro viaggio nel mondo dei cristalli.
 
L'ACQUAMARINA



Come si evince dal nome, l’Acquamarina ha un colore simile a quello dell’acqua del mare. Questo minerale si trova soprattutto in Brasile, in Russia (Monti Urali) e in Madagascar, ma si trovano diversi giacimenti anche in Nigeria, USA (California), Sud Africa, Cina, Australia, Medio Oriente e Sud Est Asiatico.
Secondo una leggenda, l’Acquamarina è ritenuta la pietra dei marinai e dei viaggiatori, secondo altre, invece, è propiziatrice di matrimoni felici. Sarebbe consigliabile quindi, donare questa pietra il giorno delle nozze. Alcune tonalità di colore dell’Acquamarina ricordano quelle del cielo, ed essendo questo considerato fonte d’illuminazione si pensa che la pietra possa confortare e dare speranza a colui che attraversa momenti dolorosi della sua vita. L’Acquamarina simboleggia la speranza e protegge da infezione gengivali e dell’apparato laringo-faringeo.
Dal punto di vista prettamente metafisico quest’affascinante pietra, attiva il Chakra della Gola facilitando così una perfetta comunicazione della propria reale interiorità. Non solo: ha la grande facoltà di aiutare la comunicazione, sia a livello fisico che etereo, con gli altri esseri del creato, soprattutto con quelli che abitano le acque del mare. Definita anche “Pietra del Coraggio”, l’energia che emana, non solo placa emozioni come l’ira, ma accentua le proprie facoltà intellettive e ha la capacità di aumentare le forze della mente. In stretta attinenza con l’acqua del mare e le sue creature, l’Acquamarina aiuta a sintonizzarsi sulle lunghezze d’onda sia dei delfini che delle balene.

AMETISTA




I nostri antenati, incapaci di comprendere la sua natura fisica, ne attribuivano la nascita ai processi di solidificazione dell’acqua. Come accadeva per il cristallo di rocca, ritenevano che l’ametista fosse acqua solidificata con il potere di impedire all’uomo di perdere la lucidità mentale anche sotto l’effetto dell’alcol. Amethystos significa appunto “colui che non si ubriaca“

Nella cristalloterapia trova il proprio impiego tanto a livello spirituale che mentale, ricoprendo anche un ruolo nel ritrovamento del benessere fisico.

Drusa di ametista, ametista grezza o burattata. Qualsiasi sia la forma del quarzo, potrà esservi di aiuto nell’attuare quei piccoli e grandi cambiamenti di consapevolezza nella vostra vita, che vi porteranno con il tempo a raggiungere un equilibrio superiore!

Come tutte le altre pietre dal sistema cristallino trigonale, anche l’ametista agisce in maniera semplice e diretta. Per tanto troverà una maggiore affinità con voi se prediligete uno stile di vita sobrio e tranquillo. Ideale per coloro che non amano eccedere e non fanno il passo più lungo della gamba, così da evitare rischi inutili.

Il significato dell’ametista profondo è: se amate fare scelte ponderate e riflettute, se siete consapevoli che ogni cambiamento richiede tempo e dedizione, allora siete capaci di mantenere vivo in voi il dono più grande: quello dell’equilibrio.

Può rivelarsi un alleata fondamentale per quelle persone che invece vogliono far proprie le sue qualità. Se volete allontanare lo stress, trovare la vostra zona comfort (senza però adagiarvi, perché imparerete che tutto è mutevole) e imparare a gestire le situazioni difficili con mente lucida, allora potete decidere di utilizzare l’ametista nella sua forma grezza, sotto forma di orecchini, collane, anelli o bracciali. La cosa importante è averla sempre vicina.

L’ametista viola, proprio a livello cromatico, è collegata al sesto chakra. Lavora quindi su tutta la sfera del sistema nervoso, non solo a livello psicologico appunto, ma anche per quanto riguarda patologie come mal di testa da affaticamento e emicranie.

Collegata all’elemento acqua e l’universo femminile in generale, questa pietra vulcanica aiuta a regolare i liquidi corporei, i gonfiori a attenuarsi e le ferite a rimarginarsi prima. Bere elisir di ametista regola il sistema digestivo. Se viene utilizzato per usi esterni, aiuta a prevenire le malattie della pelle.

In cristalloterapia l’ametista viene utilizzata proprio per le questioni dello spirito. Trova qui il maggior impiego. Come abbiamo visto è una pietra con sistema cristallino trigonale e per tanto, votata alla semplicità e l’immediatezza. Aiuta a raggiungere la chiarezza mentale, allontanando i bisogni superflui che ingannano il corpo.

Collegata appunto al sesto chakra, l’ametista promuove l’apertura del terzo occhio, di vedere oltre le apparenze e di comprendere meglio la natura dei sogni.

Una pietra che porterà la persona che la indossa verso l’onestà, allontanandola quanto più possibile dalle situazioni ambigue che creano solo ulteriori problemi.

Per pulire l’ametista dovete immergerla nell’acqua. Essendo un quarzo, può rimanervi per diverso tempo. Potete anche optare per pulirla sotto acqua corrente. Evitate qualsiasi tipo di prodotto per la comune pulizia della casa, su questa e qualsiasi altra pietra.

Per potenziare le proprietà dell’ametista lasciatela per una notte sotto gli influssi della luna piena o quella crescente. Al contrario non dovrebbe essere tenuta esposta al sole, discorso che vale per qualsiasi altro quarzo.
(Tratto da Alchimia delle pietre) 

E anche per oggi siamo andati a salutare alcuni esemplari di cristalli.
A domani per la continuazione.
Sara

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