PRIMA DI FINIRE



Ho cercato così a lungo le tue mani
che solo oggi
guardando indietro
vedo gli anni  passati
senza sentirne più la vecchiaia.
Senza coglierne i resti
sulle lune, i prati e le felci
quando la luce ci passa attraverso e le sfira.

Ieri ho annusato a lungo
la sorgente che ci trovava insieme,
scivolando su inutili strade
che portano tutte verso lo stesso
abisso.

E ho paura.

Ho paura delle cose che sono passate,
del vento tra le orecchie
sopra le infinite montagne,
delle corse magre dei caprioli.

Sento l'abisso di secoli
-tutti qui-
che sembrano all'improvviso incolmabili
e incolmati,
nel tentativo di riportarti qui
 senza poterne parlare.
Senza poterlo sapere.

Eppure
ricordo anni più semplici.

O forse solo l'illusione di potere,
l'amore della voce
dei volti
delle croci.

Sono un soffio,
il colpo di coda della sera
prima di finire.

Sara

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