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Mobilità sostenibile: la “top 5” delle città europee

Per dare un taglio all’inquinamento e ridurre le emissioni di gas serra, molte città in Europa stanno sviluppando piani per incoraggiare le persone a sbarazzarsi di auto a combustibili fossili e preferire i trasporti pubblici o comunque passare al ciclismo e — perché no — a una sana camminata. Le persone insomma vogliono e chiedono che le loro città cambino in meglio e anche tu dovresti farlo!

Ma quali città stanno aprendo la strada? La qualità dell’aria è veramente migliorata? E cosa possono imparare le città l’una dall’altra?

Oggi abbiamo pubblicato un nuovo rapporto, insieme all’Istituto Wuppertal, che si propone di rispondere a queste domande.
Lo studio completo classifica 13 grandi città europee su quel che stanno facendo quando si tratta di fermare l’inquinamento e affrontare la transizione verso la mobilità sostenibile. Qualcuna delle nostre città sarà in questa “top 5”?
5. Vienna

La capitale dell’Austria è spesso considerata una delle città più vivibili al mondo e la sua rete di trasporti pubblici a prezzi accessibili è uno dei motivi principali di questo posizionamento. Un abbonamento annuale — che consente viaggi illimitati nella maggior parte del centro della città — costa solo € 365 (un solo euro al giorno per l’uso di tutti i trasporti pubblici!).

Qualità dell’aria: 2 ° posto (pari merito con Zurigo)

Trasporto pubblico: 2 ° posto (pari merito con Parigi e Budapest)

Sicurezza per ciclisti e pedoni: 6 ° posto
4. Zurigo

A Zurigo, la più grande città della Svizzera, oltre il 40% dei viaggi viene effettuato con i mezzi pubblici, una quota elevata che riflette esattamente quanto la città abbia fatto per investire nella sua rete di treni, tram e autobus. Ma con un numero relativamente elevato di incidenti per ciclisti e pedoni, è chiaro che serve fare di più, non solo per far “muovere” le persone a piedi o in sella, ma perché possano farlo in sicurezza.

Qualità dell’aria: 2 ° posto (pari merito con Vienna e Copenaghen)

Trasporto pubblico: 1 ° posto

Sicurezza per ciclisti e pedoni: 5 ° posto
3. Oslo

Negli ultimi anni, la capitale della Norvegia ha intrapreso iniziative per rafforzare le sue infrastrutture ciclabili, trasformando le sue strade in modo che non siano più solo a misura d’auto. La città ha creato zone senza auto e sta trasformando persino i parcheggi in piste ciclabili.

Qualità dell’aria: 1 ° posto

Trasporto pubblico: 10 ° posto

Sicurezza per ciclisti e pedoni: 1 ° posto (pari merito con Amsterdam e Copenaghen)
2. Amsterdam

Con più biciclette che persone, Amsterdam è per definizione la capitale ciclistica del mondo. Ma lo sapevi che prima degli anni ’70 le macchine dominavano la città? Fu solo dopo l’inizio delle proteste, in risposta a un numero elevato di vittime di incidenti stradali, che la città fu ridisegnata per favorire il ciclismo e le passeggiate. Sebbene solo 1 persona su 5 possieda un’auto ad Amsterdam, la città ha ancora dei passi da fare per la riduzione dell’inquinamento atmosferico sulle strade con il traffico più intenso, molte delle quali sforano i limiti dell’UE sull’aria inquinata.

Qualità dell’aria: 6 ° posto

Trasporto pubblico: 13 ° posto

Sicurezza per ciclisti e pedoni: 1 ° posto (pari merito con Oslo e Copenaghen)
1. Copenhagen

Ecco la città migliore in classifica! Copenaghen ha costruito spettacolari piste ciclabili che si sono rivelate molto amate dai residenti. Ma anche se la città si classifica bene quando si tratta di incoraggiare le persone a camminare, Copenhagen non è certo perfetta. La sua classifica di medio livello sui mezzi di trasporto pubblico significa che la città dovrebbe fare di più per incoraggiare le persone ad abbandonare la propria auto e usare invece i treni e gli autobus.

Qualità dell’aria: 2 ° posto (pari merito con Vienna e Zurigo)

Trasporto pubblico: 8 ° posto

Sicurezza per ciclisti e pedoni: 1 ° posto (pari merito con Oslo e Amsterdam)
E il resto d’Europa?

Scendendo in classifica, i risultati sono meno allegri.
Roma è la città meno sicura di tutte per pedoni e ciclisti, con 110 incidenti ogni diecimila spostamenti in bici e 133 incidenti ogni diecimila spostamenti a piedi.
Diversi studi hanno dimostrato che se gli automobilisti vedono più pedoni e ciclisti per strada, automaticamente iniziano a guidare con più coscienza.

Ma quando ci sono meno persone che camminano e pedalano, i conducenti presumono che la strada sia destinata esclusivamente ai veicoli a motore, creando uno spazio ostile tanto per i pedoni che per i ciclisti.

Insomma, se è vero che le prime cinque città potrebbero certamente fare di più per ridurre l’inquinamento atmosferico, che dire di Londra, Parigi, Berlino, Roma, Budapest, Madrid e Mosca, che sono ancora più indietro? In molte di queste città la qualità dell’aria è così irrespirabile che l’UE sta portando in tribunale i governi a causa della loro inerzia nel combattere l’inquinamento.

I processi in corso sottolineano che occorre fare ancora molto per affrontare la crisi dell’inquinamento atmosferico. La nostra speranza è che con questo studio, che mette in evidenza ciò che alcune città stanno già facendo per passare ad una mobilità diversa e sostenibile, i sindaci e i decisori delle altre città possano trovare ispirazione e… darsi una mossa!

FONTE :  https://medium.com/

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