FIGLIA MIA
Figlia mia
ti ho cercato mentre scivolavi sui tuoi stessi passi
al buio delle torri in cui ti ti eri chiusa bene
per procedere sicura dopo la tempesta.
Non devi temere le ore silenziose della notte
puoi tornare serena nei pensieri
di chi muove i passi a uno a uno
dopo il dolore di quel che è stato
e le ferite che ancora raccogli fra le spine.
Nelle notti in cui la luna è ancora vuota
e la falce ricorda
quelle giornate appese all'alba.
Ricorda figlia mia che adesso puoi ri-uscire
nelle bianche colline della neve
nel vasto fiorire del mio nome.
Sicuro troverai scarpe vecchie
per giocare
e nuove ali
con cui volare attraverso i tempi per arrivare fino a qui.
Lo sai figlia mia
che il no ricalca il vecchio giro delle ore,
che nella lista dei si che puoi dire
c'è senza dubbio il canto della gioia.
Se tu potessi vedere
il mio amore
e la perfezione delle cose
che proteggo
dentro te
e il tuo amore in ogni istante
in avvenire.
Se potessi godere
delle attenzioni che ti offro,
la temperanza nelle cose.
Se potessi credere che sono io
che vivo
e amo
e spero.
Se potessi credere che sei proprio tu
che vivi
e ami
e speri.
Sara Cabella
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