NOVILUNIO IN GEMELLI







Avremo il fenomeno di Luna Nuova nella sera del 13 giugno 2018, alle ore 21.45 italiane, nel segno dei Gemelli a 22.44°.

Questo Novilunio in Gemelli, ha in sè un’interessante “rigore” (Sole, Luna e Mercurio in Casa VI – Saturno sull’Asse dell’Ascendente in Capricorno opposto a Mercurio in Cancro), che poco si addice al segno, ma ci può condurre a una maturazione consapevole delle forze fanciullesche messe in campo: quelle del come percepiamo la realtà intorno a noi e e del come possiamo accorgerci dell’influenza troppo forte dei nostri sistemi di pensiero. Del condizionamento di essi nella nostra vita, limitano o espandono la nostra curiosità innata? Le paure e i pregiudizi limitano il nostro territorio d’esplorazione, potremo imparare a rendercene più conto. Ciò che crediamo vero, sarà ciò che noi attireremo nelle nostre vite, ma se noi inizieremo a mettere in dubbio alcune credenze, alcune superficialità con cui nominiamo ciò che crediamo di conoscere, potremo attirare cose diverse nella nostra vita.

Sole e Luna saranno congiunti in Gemelli nel Novilunio, si uniscono per potenziare l’intento di ampliamento di un desiderio o un’intenzione di vederci più chiaro, che potrà essere risolta, o vista più chiaramente intorno alla prossima Luna Piena che si formerà il 28 giugno nel Capricorno. Questa Luna Nuova in Gemelli, congiunta al Sole forma un aspetto di quinconce a Plutone in Capricorno. Mercurio, governatore del segno, si trova in Cancro a 2° e forma un’opposizione con Saturno a 6° nel Capricorno, che viene scaricata su Urano in Toro, nella configurazione nominata Punto di Talete. Sole, Luna e Mercurio, sono in Casa VI (orario Novilunio italiano) e Saturno in Capricorno, è proprio sull’Asse dell’Ascendente.
Il vecchio (Saturno), in bambino (Mercurio) e il nuovo (Urano) si fronteggiano e ci è richiesto un salto di consapevolezza molto Uraniano, elettrico, immediato, nel nostro modo di percepire la realtà: abbiamo la possibilità di mutare i nostri punti di riferimento per tornare a uno stato di ingenuità senza giudizio nella scoperta di tutte le cose del mondo.
Siamo pronti per tornare un po’ bambini dopo tutto quello che abbiamo imparato?
Siamo pronti a disimparare?


Mercurio, piccolo dio alato, Hermes, messaggero degli dei, pianeta governatore dei Gemelli, è colui che nel nostro Tema Natale, ha la funzione di connettere, mettere in contatto, e poi discriminare, nominare, ciò che percepiamo da dentro di noi, e ciò che ci giunge da fuori di noi. Farlo scorrere come stimolo sensoriale attraverso il nostro corpo, tramite le sinapsi, che creano continuamente ponti e collegamenti, lungo tutti i canali del nostro sistema nervoso. Quando sentiamo freddo, la percezione del freddo sulla pelle, comunica al nostro cervello, l’informazione “freddo”, e noi possiamo quindi formulare una risposta adatta al problema quale “coprirsi”, “ripararsi” ecc.. In questo caso la comunicazione è da esterno a interno: il freddo fuori percepito e decodificato e il cervello può formulare varie soluzioni. Se invece io arrossisco perché vedo una persona, o sento il cuore che accelera il battito, il mio corpo dà un’informazione che giunge da dentro di me e ha qualcosa da comunicarmi, sono “innamorata”, o sono “emozionata” ecc.

In questo Novilunio in Gemelli, Mercurio più che mai stimolato ci porta ad aprire nuove strade di connessione e comprensione emotiva (Mercurio in Cancro), e ascoltare tutti i segnali che provengono sia da dentro che da fuori di noi, a sviluppare un senso di autonomia di scelta e orientamento (Mercurio in Cancro opposto a Saturno in Capricorno), affinché si aprano nuove strade e soluzioni. Mercurio e Saturno da Novilunio, nella loro opposizione convolano direttamente su Urano, appena entrato nel Toro. Il salto di coscienza Uraniano, è strettamente collegato alle nuove scoperte – Urano è stato ufficialmente scoperto nel 1781, agli albori della rivoluzione francese e delle scoperta dell’elettricità – quindi se qualche nostra sicurezza muta, se qualcosa che noi reputiamo già scontato non lo è più, siamo pronti a vedere e fare spazio a nuove connessioni. Non valendo più i vecchi sistemi, saremo costretti a cercare nuove soluzioni che aprono nuove vie. Urano nel Tema di Novilunio, è proprio posizionato sul Fondo Cielo ed è la spinta al rinnovamento delle nostre basi sicure. C’è la necessità di apportare nuova linfa ai canali conosciuti fino ad adesso, questo anche a livello collettivo, per poter giungere a una rinascita consapevole del pianeta terra.

Sole, Luna e Mercurio in Gemelli, sono le nostre porte di connessione verso i mondi e le soluzioni che ancora non consociamo né percepiamo. Qual’è il canale che ci permette di attingere e aprirci al nuovo? La curiosità. Immaginiamoci per un attimo come bambini, in totale presenza nel tempo presente e in continua connessione e vibrazione di stupore con ciò che abbiamo intorno in ogni minuto della nostra giornata. Quanto è alto il livello di attenzione di un bambino che scorge una farfalla? Quanto è distante un bambino rispetto a una cosa che vede una cosa che lo incuriosisce? E’ tutt’uno con quello che vede: lui è farfalla, nuvola, cielo, terra e mare. Non c’è separazione, quella giungerà dopo, con la formazione dell’identità separata, quando scoprirà che la farfalla si chiama così ed è altro da lui, ma non prima, nell’atto di scoprirla.

In quell’attimo c’è il segreto di tutto, quando ancora non abbiamo dato nome alle cose che conosciamo.

Ancora non abbiamo scoperto, né nominato la parola farfalla, ma siamo nell’esperienza dello stupore. Lo stesso stupore di quando siamo innamorati. Non sappiamo cosa sia, siamo nella sua pura scoperta e proprio per questo siamo in piena presenza. Prima di trovare la soluzione e funzione identificata dal – nome = significato (Mercurio), siamo aperti al tutto possibile. Ecco.. è proprio lì l’attimo su cui fermarci adesso: l’attimo prima della soluzione. L’atto meraviglioso ed eterno della scoperta.

Questo Novilunio, elettrizzato da Urano, vibrante di energia Gemelli, può portarci a ritrovare in noi questi momenti di bellezza di scoperta del fanciullo curioso e adolescente dentro di noi che si apre alla scoperta – riscoperta del mondo.

Quando siamo in una città straniera, cosa facciamo? Siamo all’erta, ogni via e ogni dettaglio è bello e significativo perchè è il nostro sguardo che cambia. Non sarebbe più la stessa cosa se noi vivessimo lì ogni giorno, perchè quell’esperienza di scoperta, la daremmo per scontata e il nostro sguardo ripiegherebbe nel già noto. I nostri occhi non sarebbero più attenti a percepire il nuovo, ma saprebbero (crederebbero), di conoscere già tutto quanto. Nell’impossibilità di tornare materialmente alla scoperta delle nostre prima percezioni del mondo dell’infanzia e nel non dover essere costretti a viaggiare come delle trottole, per attingere ogni volta a vitalità curiosa, è venuto il momento di provare a trovare quell’argento vivo, che si spalanca di fronte all’inerplorato, anche nella nostra vita di ogni giorno.

Conosciamo la proverbiale inquietudine Gemellina, (chi ha il segno solare, molti pianeti in esso o un Mercurio molto stimolato), il moto perpetuo del sistema nervoso che cerca stimoli e mondi attraverso ricerche sfrenate di continuo movimento esterno, o nell’era di internet – on line, nei molteplici e forsennati scambi intellettivi, mercuriali di interessi e affinità, rapporti con la moltitudine di persone che non smettono mai di incuriosirlo fino a farlo smarrire perchè non sa darsi uno Stop, o la febbrile ricerca di iper stimolazione che tocca i massimi vertici nelle ore notturne senza sonno. Ora tutto ciò può essere trasformato in un sistema meno stancante e una ricerca più fruttuosa e profonda di significato. Altrimenti ci troviamo solo in preda a molte notti in bianco e a una curiosità che si tramuta in vuoto di senso, sovraccarico del sistema nervoso che produce agitazione e ansia.

Proviamo invece di correre lontano e verso sollecitazioni esterne, a modificare lo sguardo con cui approcciamo al mondo, e non provare più a mutare il mondo stesso. Non dobbiamo cambiare ogni volta scenografia, paesaggio e persone e cose intorno a noi, ma ricordarci che quello che crediamo di avere già catalogato come “farfalla”, forse nasconde ben altro. Altro che ancora non sappiamo. Proviamo a fare un reset delle nostre conoscenze, almeno proviamoci quando ci accorgiamo di dire parole vuote, frasi fatte, o emettere giudizi a priori.

Parole scontate? Si anche, ma ora Sole, Luna e Mercurio in Gemelli posizionati in casa VI, da tema di Novilunio, ci raccontano anche questo: la curiosità e lo spirito dell’eterno Puer, da mantenere nella nostra vita quotidiana. Anzi, lì è la vera maestria – Mercurio in Cancro opposto a Saturno in Capricorno – ci invita saper mantenere viva la cusiosità che permane. Saper costruire un ritmo costruttivo non perdendo lo spirito fanciullo dentro di noi.

La curiosità che dura nel tempo e non si esaurisce in un battito di ciglia.

La conoscenza che non è superficiale assaggio delle cose per poi passare subito oltre senza aver davvero compreso.

Il viaggio che non è solo inesauribile catalogazione di luoghi e nomi.

Entriamo con più profondità nell’esperienza della scoperta e della vera comunicazione emotiva con noi stessi senza fuggire, del connettere davvero i nostri cuori aperti alla sapienza oltre il dicibile. La farfalla, che non sa di chiamarsi farfalla, non necessita di quel nome che siamo noi a darle, ma esiste comunque meravigliosa nella sua essenza più pura senza nessuna catalogazione di sorta. Proviamo a dare meno nomi possibili alle cose, alle persone, alle esperienze della nostra vita… ma assaporiamone solo il sapore e il gusto che ci infondano come fossimo ancora in eterna scoperta. Vedremo come già molte cose cambieranno nell’atto stesso di non cercare più di afferrare ciò che è inafferrabile: il senso arcano che non è possibile ridurre a spiegazione, ma si può solo vivere in totale presenza.

Buon Novilunio a tutti,

Anna Elisa Albanese

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