IL PRESERVATIVO FEMMINILE







Il preservativo femminile - conosciuto come Femidom ® - rientra nella lista dei contraccettivi barriera (non ormonali). Impedendo il contatto tra spermatozoo e cellula uovo, il preservativo femminile protegge da gravidanze indesiderate ed inattese. Inoltre, utilizzato correttamente, questo strumento contraccettivo tutela entrambi gli amanti dalla trasmissione di malattie veneree.

Per capire...

Com'è fatto il preservativo femminile?
Il preservativo femminile è composto da due anelli flessibili posti alle estremità di una morbida guaina di nitrile sintetico, poliuretano o lattice, lunga quanto un condom maschile.
L'anello interno (ermeticamente chiuso) va sospinto profondamente invagina: questo si posizionerà naturalmente dietro l'osso pubico
L'anello esterno - nell'estremità opposta - rimane aperto al di fuori della vagina, coprendo in parte i genitali. In questo modo, l'uomo può introdurre il pene in erezione nella vagina da quest'apertura.

Il preservativo femminile non è un metodo contraccettivo molto conosciuto in Italia. Per questa ragione, molte donne sono ancora titubanti e scettiche su efficacia, vantaggi, svantaggi e rischi del preservativo femminile. Cerchiamo, dunque, di fare un po' di luce su alcuni interrogativi lasciati ancora irrisolti.

Indicazioni

Idealmente, il preservativo femminile è indicato per tutte le donne sessualmente attive. In caso di allergia al lattice, si raccomanda di non utilizzare i modelli formulati con la suddetta gomma naturale, e preferire piuttosto le varianti in nitrile o poliuretano.

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Il preservativo femminile è indicato anche per le relazioni occasionali, dal momento che - se utilizzato correttamente - offre una buona protezione da malattie sessualmente trasmissibili.
Anche le donne che hanno partorito per via vaginale possono avvalersi di questo metodo barriera. Tuttavia, alcune donne necessitano di profilattici femminili di dimensioni più grandi (> 17cm di lunghezza).
Ancora, il preservativo femminile è indicato per le donne allergiche a spermicidio che non possono assumere contraccettivi ormonali.
Lubrificazione

È possibile lubrificare i genitali con sostanze specifiche a base acquosa ed oleosa.
I preservativi femminili in lattice NON devono essere abbinati a lubrificanti a base oleosa: un simile comportamento può danneggiare il contraccettivo, aumentando il rischio di fallimento del metodo.
Diversamente, i preservativi femminili di nitrile o poliuretano tollerano sia lubrificanti acquosi sia oleosi.

Vantaggi

Oltre ad offrire una valida protezione da gravidanze indesiderate e malattie veneree (79-95%), il preservativo femminile offre molteplici, numerosi, vantaggi:
A differenza del preservativo maschile, il condom femminile può essere inserito in vagina alcune ore prima del rapporto. Questa caratteristica conferisce una maggior spontaneità al rapporto
Esistono differenti dimensioni del preservativo femminile; pertanto, la donna può scegliere la variante più adatta all'anatomia dei propri genitali
A differenza dei contraccettivi ormonali, il preservativo femminile non richiede prescrizione medica
È possibile aumentare la lubrificazione durante il rapporto, applicando lubrificanti a base oleosa od acquosa. L'unico accorgimento è di non utilizzare sostanze oleose in caso si scelgano preservativi femminili in lattice
Rispetto al condom maschile, la variante femminile assicura una maggiore sensibilità all'uomo durante il rapporto
Costo relativamente basso (leggermente superiore rispetto al condom maschile)
Facile conservabilità: i preservativi femminili, specie di nitrile o poliuretano, sono piuttosto resistenti al calore e all'umidità; pertanto, non tendono a deteriorarsi con le alte temperature
Ipoallergenico (fatta eccezione per i preservativi femminili in lattice: in tal caso, le donne allergiche al lattice devono preferire altri modelli)
Non presenta gli effetti collaterali tipici dei contraccettivi ormonali
Particolarmente indicato per i rapporti sessuali occasionali
Per alcune coppie, l'utilizzo del preservativo femminile aumenta il piacere sessuale grazie alla presenza dell'anello interno, che stimola i genitali di entrambi i partner
Il preservativo femminile può essere utilizzato in gravidanza e dopo il parto
Il preservativo femminile può essere utilizzato dalla donna durante il ciclo mestruale

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I più recenti preservativi femminili sono composti da nitrile sintetico, un materiale più accettato dalla coppia perché, durante il rapporto, il tipico fruscio derivato dall'attrito tra pelle e guaina è meno percettibile. I preservativi femminili di nitrile sono più convenienti rispetto a quelli di poliuretano.
Rischi e svantaggi

L'applicazione corretta, così come l'utilizzo regolare del preservativo femminile in tutti i rapporti, minimizza il rischio di fallimento del metodo contraccettivo.
Ad ogni modo, come del resto tutti gli strumenti anticoncezionali, anche il preservativo femminile presenta alcuni limiti o svantaggi:
Durante il rapporto, l'attrito innescato dal contatto tra preservativo e pelle origina un "ronzio" od un "fruscio" non sempre gradito dalla coppia
Il lubrificante con cui è rivestito il preservativo femminile è appiccicoso e può aderire alla pelle delle dita durante l'inserimento
Per la corretta applicazione, il preservativo femminile può richiedere alcune esercitazioni da parte della donna
Non utilizzare il preservativo femminile in lattice in caso di allergia alla gomma naturale
Il preservativo femminile in lattice non può essere utilizzato insieme a lubrificanti a base oleosa
Non può essere riutilizzato
Talvolta, la visione del preservativo sui genitali femminili esterni può ridurre la libido (da parte dell'uomo)
La frizione del preservativo femminile sulle pareti vaginali può ridurre la naturale lubrificazione femminile
Viene negato il contatto diretto tra pene e vagina
Se posizionato scorrettamente, il preservativo femminile può creare fastidio alla donna
Se il pene non viene inserito correttamente all'interno del preservativo femminile (ad esempio, viene introdotto lateralmente, tra la parete vaginale e la guaina, e non all'interno della stessa) l'efficacia contraccettiva del metodo è nulla

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Inserimento

Il preservativo femminile, a differenza del condom maschile, può essere inserito in vagina fino ad 8 ore prima del rapporto sessuale. Questa peculiarità è percepita come un aspetto assolutamente positivo del metodo contraccettivo, dato che consente una maggior spontaneità del rapporto.
Ad ogni modo, la donna può decidere di applicare il preservativo femminile fino ad un istante prima dell'inizio del rapporto.
Rimozione post-eiaculazione

Un'ulteriore differenza con il profilattico maschile è che la variante femminile può essere rimossa dalla vagina anche alcune ore dopo il termine del rapporto. Tuttavia, per evitare che lo sperma si riversi, è consigliato rimuovere il preservativo femminile prima che la donna si alzi in piedi.
Preservativo femminile e diaframma anticoncezionale

Spesse volte, il preservativo femminile ed il diaframma anticoncezionale sono scambiati per sinonimi. In realtà, i due metodi contraccettivi sono del tutto differenti: l'unica affinità, è che entrambi sono considerati contraccettivi barriera.
Il diaframma è una piccola cupola soffice di gomma, montata su un anello flessibile e malleabile, che la donna introduce in prossimità del collo dell'utero(per via transvaginale) qualche istante prima del rapporto sessuale. Il diaframma, dunque, non si srotola come un preservativo femminile e non fuoriesce dai genitali esterni. Inoltre, il diaframma presenta una scarsa protezione da gravidanze indesiderate (rischio di fallimento del metodo: 20% ca.); pertanto, per aumentarne l'efficacia contraccettiva, è necessario avvalersi dell'ausilio di spermicidi (contraccettivi chimici). Ancora, il diaframma non protegge efficacemente da malattie sessualmente trasmissibili.

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Rottura del preservativo femminile

Ricordiamo ancora una volta che, fatta eccezione per l'astinenza totale, nessun contraccettivo a barriera, ormonale o impiantabile assicura una completa copertura da gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmesse.
Ad ogni modo, il preservativo femminile è considerato non solo un valido metodo contraccettivo per evitare gravidanze inattese, ma anche un efficace barriera contro le malattie veneree.
In una piccola percentuale delle utilizzatrici, il preservativo femminile fallisce in caso di rottura, foratura (s'inserisce con la punta del dito) o di errato posizionamento. In simili circostanze, dopo un rapporto sessuale completo, è pensabile che lo spermatozoo abbia fecondato la cellula uovo. La donna può allora prevenire un'eventuale gravidanza secondo più modalità:
Assunzione della pillola del giorno dopo (da non confondere con la pillola abortiva) entro e non oltre le 72 ore dal rapporto a rischio
Inserimento della spirale IUD al rame, un metodo contraccettivo impiantabile nell'utero che assicura un'ottima azione contraccettiva se applicato entro i 5 giorni dal rapporto a rischio

In caso di rottura del preservativo femminile, è inoltre ipotizzabile una trasmissione di malattie veneree. In simili frangenti, si raccomanda vivamente di rivolgersi al medico per ulteriori accertamenti.


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