PERCHE' SONO ACCANTO A UN NARCISISTA?
Sebbene la maggior parte delle persone presenti tratti narcisistici, alti livelli di narcisismo possono manifestarsi in forma patologica, chiamata disturbo narcisistico della personalità, a causa del quale il paziente sopravvaluta le sue capacità e ha un eccessivo bisogno di ammirazione e affermazione.
Alcuni individui affetti da questo disturbo possono avere serie difficoltà a sperimentare l'amore, restando solo concentrati nello sforzo di attirare attenzioni e manipolare per avere potere sul prossimo.
Non ci sono in questo contesto nè le conoscenze nè la volontà di addentrarsi nei meandri della psicologia del narcisista. Sicuramente un soggetto narcisista avrà le sue buone motivazioni per essere diventato tale e chiunque ne venga a contatto può da questo trarne insegnamenti o solo dolori.
Certo però è che avere a che fare con una persona affetta da questo disturbo diventa nei fatti, o prima o dopo, una situazione che arreca solitudine, ferite e sofferenza.
Perché un narcisista è sempre solo presente ai suoi bisogni.
Non starà nemmeno a sentire le vostre lamentele e se le ascolterà risponderà solo frasi che mirano a confondervi e a sviare l'attenzione dal vostro problema al suo, cercando infine di mettere voi dalla parte dell'errore.
Ora sappiamo che la compagnia ideale per il narcisista è propria la persona empatica, in grado di entrare nei panni dell'altro e scusarlo, poco capace per sua natura di fare del male al prossimo, specie se questo male è calcolato.
E così si rischia di non vedere la realtà e perdere tempo a caro prezzo.
Leggo lunghi articoli sulle motivazioni per le quali dovremmo capire il narcisista, e molti sistemi per aiutarlo.
Ma non dimentichiamoci che un rapporto per dirsi d'Amore deve essere una corrente aperta che si muove in entrambe le direzioni. Un rapporto sano di amicizia o d'amore o di lavoro o anche solo di conoscenza è un fluire armonico tra dare e ricevere.
Che motivo dovremmo mai avere per entrare in un rapporto in cui il nostro ruolo sia solo di comprensione e cura, senza un reciproco scambio?
Un disturbo della personalità va curato in sede medica, da un terapeuta che sia competente, dopo che il soggetto abbia compreso di stare sbagliando qualcosa e riconosca di avere bisogno di una mano ( cosa che nel caso del narcisista non è proprio scontata ) .
Non può e non deve essere sanato in una relazione.
Viene più da chiedersi perché ci si ostini a cercare amore dove di fatto amore non c'è.
Perché si continua a lasciare che ci facciano del male.
Questo io mi porrei come quesito di fronte a un narcisista.
Cosa mi spinge ad essere dove sono? Non mi chiedo quali sono i problemi infantili che hanno fatto diventare l'altro con un certo tratto della personalità o cosa posso fare per redimerlo, io mi chiedo cosa mi spinge ad essere dove sono?
Perché io accetto di restare lì?
Io l'ho fatto e credetemi, qualsiasi sia la risposta, che siano pregi o vizi quelli che vi spingono a stare in una situazione del genere, qualsiasi cosa vi rispondiate, alla fine semplicemente quello che vi direte
VI LIBERERA'!
Sara C.
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