NEL DOLORE SI IMPARA AD ESSERE UMANI
Premetto che non faccio parte della folta schiera di coloro che pensano che solo dal dolore si possa imparare e che nella vita bisogna per forza sempre soffrire.
Questa mi pare spesso più che altro una deriva della forma pensieri in cui siamo immersi che ha invaso anche il campo olistico. Io ho imparato ad amare quando mi sono sentita amata, ho imparato la generosità quando qualcuno è stato generoso con me. Al contrario certi dolori sono una dura prova, una "tentazione" - se vogliamo chiamarla in termini cristiani- che spesso se non si è forti e centrati abbastanza, se non si hanno gli strumenti, corre il rischio di peggiorare e non di migliorare.
So che questo è di controtendenza e non va di moda dirlo, ma è quel che io vedo, limitatamente alla mia esperienza e al mio sentire.
Detto ciò passiamo ai fatti che vedo accadere sempre più sovente intorno a me.
Quando inziamo un percorso personale entriamo in contatto con energie che vibrano in modo più sottile. Sono quindi energie di fatto più pulite. E questo in questo periodo accade sia a chi fa coscientemente un lavoro di conoscenza e pulizia, sia a tutti gli altri, perchè le energie in atto ora sul pianeta sono queste. L'unica differenza è che forse se agiamo consapevoli possiamo gestirci meglio e perchè no? forse anche fare più veloce.
Allora accade tecnicamente questo: le ferite, i condizionamenti che sono arrivati dall'esterno, le convinzioni che ci limitano tenendoci nella sofferenza, le emozioni che incanalano il nostro agire dove magari non desideriamo, si "condensano" nel nostro campo energetico. Ad un certo punto, o perchè incominciamo a percepire un richiamo dalla nostra parte animica, o perchè la nostra vita non va come vogliamo, accade che decidiamo di fare questo benedetto percorso personale di cui tutti parlano. E cosa succede a questo punto?
Accade che incominciamo a far fluire dentro una luce diversa. Questa luce ci rende forse migliori, belli, felici e illuminatissimi? No! Questa luce come tutte le luci del mondo porta chiarezza e nel farlo illumina tutte le zone rimaste in ombra ... quelle ferite, quei condizionamenti e quelle emozioni che ci impediscono di avere un libero contatto fra parte spirituale e parte materiale, oppure se vi piace di più possiamo chiamarli inconscio e conscio ( anche se è inesattissimo quello che ho detto, prendetelo come modo per capirci semplicemente).
Se continuiamo a mettere luce e non voltiamo lo sguardo, piano piano questa energia andrà a sciogliere le energie pesanti che avevamo condensate nei nostri corpi sottili.
Cosa succede quindi?
Che il giorno dopo possiamo sentirci subito meglio o che, al contrario, possiamo percepire quello che viene vissuto come un dolore psichico. Un dolore psichico che a volte può essere molto, molto intenso.
Questo è ottimo! Non perchè dobbiamo soffrire per purificarci e imparare, ma perchè è il segno tangibile che il corpo e la mente danno che stiamo facendo qualcosa.
Non è necessario restare a crigiolarci nel dolore inermi. Ben vengano tutti i modi che conosciamo per ripristinare il benessere il prima possibile. Tecniche energetiche, meditazioni, essenze, fiori di bach ... anche una buona psicoterapia!!!
Ma il punto è non scappare dal dolore cercando di baypassarlo!
Non cercare di fare nulla per fuggire.
Il dolore passerà perchè a questo mondo tutto passa.
E se lo vivete totalmente una volta usciti sarete di sicuro più consapevoli.
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