LE PROPRIETA' DELLE NOCI: SOSTANZA E TRADIZIONE
Ieri mi trovavo in un bellissimo luogo immerso nella natura, dove moltissime noci sopra e sotto gli alberi facevano bella mostra di sé.
L'albero e il frutto visti dal "vivo" mi hanno sempre infuso emozioni particolari, mi portano nel momento dell'anno che stiamo vivendo, preludendo all'inverno, profumando quasi. Danno colore e vita. Il senso e il gusto della festa per gli ultimi raccolti della stagione.
Le noci hanno moltissime proprietà nutritive.
Un tempo, nemmeno troppo lontano, l'olio di noci veniva usato come fonte di illuminazione nelle lampade, nelle notti di Natale in Piemonte le donne portavano una lampada che bruciava questo olio per preservare dalle malattie degli occhi. Le foglie dell'albero venivano invece adoperate per fare infusi utili nel trattamento dei geloni e nei gargarismi, come antibatterico.
Le noci contengono la melatonina, che è un ormone e un eccezionale antiossidante che agisce a livello celebrale, in particolare regola il ciclo sonno‑veglia. Sono un'ottima fonte di vitamine come la vitamina E e alcune vitamine del gruppo B, come acido folico e sali minerali come magnesio, rame, zinco, selenio, potassio e fosforo. Per il loro contenuto proteico sono adatte per chi svolge attività sportiva, inoltre grazie a una buona quantità di fibra aiutano il buon funzionamento dell’intestino. I grassi contenuti nelle noci sono grassi monoinsaturi e polinsaturi utili per prevenire le malattie cardiovascolari, perché questi grassi aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e aumentare quello buono nel sangue.
Il noce e i suoi frutti vengono considerati da sempre alberi speciali, nelle tradizioni nordiche, romane e greche e nella tradizione popolare italiana. Dove cresce il noce le altre piante non osano e si raccomandava di non dormirci sotto né tantomeno di piantarli vicino alle stalle per il pericolo di far ammalare gli animali. In effetti il noce si difende dalle altre specie producendo con le sue radici la juglandina che è tossica.
In epoca medioevale i cristiani punirono con la morte tutti coloro che si radunavano sotto ai noci per celebrare e godere delle meraviglie della natura e del senso di Divino che da essa promana. Il più famoso albero in tal senso è stato sicuro il Noce di Benevento. Esso era un antico e frondoso albero che pare fosse consacrato al Dio germanico Wotan( il norreno Odino ), intorno al quale- sempre pare- si riunisse una comunità di Longobardi stanziati nei pressi di Benevento a partire dal VI secolo. La celebrazione di riti religiosi, che prevedevano si appendesse al noce una pelle di capro, ha dato vita a varie storie tra leggenda e realtà, che si sono perpetuate nei secoli, riguardante cerimonie e rituali. E al conseguente e immancabile sterminio cristiano.
Nella tradizione popolare sognare le noci è segno che si scoprirà qualcosa da utilizzare a proprio vantaggio. In Sicilia si crede che tenere una noce in tasca preservi dalla malasorte, propiziando il successo e scongiurando le malattie.
Vi lascio con una ricetta deliziosa e semplice che in una mezz'ora può darvi davvero soddisfazioni:
- montate a neve l'albume di un uovo
- aggiungete 2, 3 gocce di limone
- tritate 200 gr noci con una mezza luna di modo che restino spezzate ma non sminuzzate completamente
- unite 80 gr di zucchero semolato
- 1 bustina di vanillina
- le noci tritate
- mescolate il tutto
- formate delle palline e sistematele in forno a 180° per 20 minuti.
E buon appetito !!!
Sara Cabella
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