CERCHIO SACRO DELLE DONNE A GENOVA GIOVEDI' 18 OTTOBRE
Si chiama Eva, ma non ha nulla a che fare con il Paradiso . È l’Eva degli inzi dei tempi, la madre delle madri, il ventre che ha partorito la protoumanità. Ben 6000 generazioni separano l’Eva contemporanea dall’Eva atavica, un tempo eccezionalmente dilatato che scavalca l’umana comprensione. È in questo tempo oscuro, apparentemente impenetrabile, che occorre addentrarsi per risalire alla radice più antica dell’albero genealogico umano. Il nostro DNA è costellato da una molteplicità di variazioni, ma soprattutto è caratterizzato da costanti. La costante dell’uomo è il cosiddetto cromosoma Y, una codificazione genetica che viene trasmessa esclusivamente da padre in figlio riconducibile a un protouomo che è stato battezzato Adamo Y, o cromosomiale. Nella donna, invece, assume un’importanza cruciale il DNA contenuto nella complessa struttura cellulare del mitocondrio; quest’ultimo è presente anche nell’uomo, ma soltanto nella donna viene trasmesso. C'è quindi una Eva ancestrale, una Eva mitocondriale che è la sola femmina del suo tempo dalla quale discendono per vie materne tutte le persone oggi in vita. Specifichiamo, per meglio chiarire, che in ogni individuo i cromosomi Y si ereditano per via paterna, mentre i mitocondri si ereditano per via materna. L’Adamo cromosomico è il contraltare speculare dell’Eva mitocondriale, nonostante sia apparso tra i 50.000 e gli 80.000 anni dopo il suo referente femminile. Sappiamo che è così, ma le nostre attuali conoscenze scientifiche non ci consentono di spiegare il perché. Eva, Madre delle Madri, appartiene tanto al tempo profondo quanto a quello attuale. Figlia primogenita di un Grembo Ancestrale ed Eterno è lì a ricordarci la nostra origine, Sacra e Silenziosa. Una Madre che all’alba di ogni nuovo giorno si manifesta con una nuova nascita.
Insieme giovedì 18 a Genova in Meridiana asd ci troviamo per celebrare le Antenate e per ricevere la Saggezza e la Cura di cui oggi abbiamo bisogno.
PHOTO: Particolare del fregio pittorico della c.d. Tomba delle Danzatrici, da Ruvo di Puglia (Bari), V sec. a.C. – Napoli, Museo Archeologico Nazionale
Per partecipare è necessaria la prenotazione con me in chat se siete già fra le mie amiche
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