SULLE TRACCE DI RE ARTù : LA FORESTA DI BROCELIANDE






Nel bel mezzo dei sterminati campi bretoni, c'è una foresta misteriosa. La Forêt de Brocéliande - una bosco di querce e faggi, che fa da sfondo alla leggenda di Re Artù, di Merlino, della fata Viviana e dei cavalieri della tavola rotonda. Si trova nel dipartimento dell'Ile et Vilaine, a circa 30 chilometri ad ovest di Rennes. Qui, è possibile rincorrere storie e leggende, visitando diversi luoghi magici, tra i quali la Valle senza Ritorno, la tomba di Merlino, la Fonte della Giovinezza, ed il castello di Viviana.

La Foresta di Brocèliande sulla cartina non esiste. Eppure è reale. Un groviglio misterioso di rocce, boschi, laghi, castelli e lande deserte. È qui, tra sentieri e corsi d’acqua, che si inseguono le pagine de I romanzi della Tavola Rotonda di Jacques Boulenger. È qui, in questo luogo incantato, che si intrecciano i destini di tre personaggi chiave del ciclo arturiano: Merlino, Viviana e Morgana. Pronti ad incontrarli?

Allora seguiteci! Tra queste righe vi sveleremo, tappa dopo tappa, il nostro itinerario sulle tracce di Re Artù. Un capitolo memorabile del nostro on the road in Bretagna. Uno dei viaggi più belli fatti insieme ai nostri bambini! (A proposito, a questo link trovate l’itinerario completo e qui tutti gli straordinari alloggi in cui abbiamo dormito).

Il castello di Comper e la foresta di Broceliande

La leggenda vuole che a Comper, nella valle che si estende dinanzi alla vecchia roccaforte di Dionas, Merlino costruisce per Viviana un meraviglioso palazzo di cristallo.Affinché non venga disturbato dagli sguardi degli uomini, Merlino ne nasconde l’apparenza dandogli le sembianze di un lago. Eppure, a coloro che sanno volare sulle ali dell’immaginazione, Viviana – la Dama del Lago – permette di vedere anche per un solo istante il riflesso del suo regno.



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Oggi il castello ospita il Centro dell’Immaginario Arturiano, un museo che ripercorre la leggenda di re Artù attraverso quadri, scritti, filmati e bellissime riproduzioni a grandezza naturale dei personaggi principali della storia.

Purtroppo, i pannelli sono tutti in francese rendendo difficile il coinvolgimento dei bambini. Il centro, però, resta una tappa obbligata per coloro che desiderano ripercorrere i luoghi arturiani e che vogliono immergersi nelle leggende del famoso re.

Noi abbiamo preferito di gran lunga il parco che abbraccia il castello. Sarà che le leggende ci piacciono, sarà che adoriamo abbandonarci all’immaginazione e partire per mondi lontani, sarà che vogliamo credere in universi paralleli e personaggi senza tempo… ma il lago, i prati sterminati, i boschi misteriosi… sembravano parlarci, raccontandoci di storie sensazionali.

Portate un pallone ed un cestino da pic nic e trascorrete qui l’intera giornata. Ne uscirete rigenerati.

Lungo le sponde del lago, vi imbatterete in pescatori, musicisti e artisti che dipingono sui loro album i meravigliosi panorami. Assaporatene l’atmosfera lentamente. Lasciate i vostri bambini correre e giocare lungo le immense distese. Esplorate. Curiosate. Immaginate…
La Quercia di Guillotin e la Fonte di Bareton

Sazi e satolli di meraviglie, lasciamo Comper proseguendo con l’auto in direzione Concoret – Neat Sur Yvel. Dopo poco, ci imbattiamo nella quercia di Guillotin: un albero vecchio più di 1000 anni, con un diametro di oltre 9 metri ed un’apertura che accoglie comodamente anche un uomo. La quercia è conosciuta anche come l’albero di Eon l’Etoile, una singolare figura di monaco-eremita che fu protagonista di una vicenda di ribellione popolare contro i signori medievali e che venne ritenuto ispirato da Mago Merlino, salvo poi essere arrestato e imprigionato a Parigi, mentre i suoi seguaci venivano massacrati dalle truppe del re.



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Non lontanto dalla grande quercia, si trova un altro famoso luogo arturiano che però noi abbiamo deciso di non vedere. Si tratta della Fonte di Barenton, dall’acqua ribollente benché fredda. Si racconta che proprio qui Merlino incontrò Viviana in una bella giornata di primavera, dandole la sua prima lezione di magia: le insegnò a far apparire un fiume rapido e fresco da una landa arida e brulla. Poi, senza una parola, se ne andò. Inizia così la storia tra questi amanti leggendari.
La Valle Senza Ritorno nella foresta di Broceliande

La Val Sans Retour è il luogo dove – si racconta – viveva Morgana, la sorellastra di Artù. È qui che incontrava i suoi amanti. Tradita da uno di loro, si vendicò trasformandolo in roccia (ovvero la roccia dei Faux-Amants che domina la valle). Da allora, si dice che la valle sia incantata: tutti gli innamorati fedeli possono attraversarla senza rischi, mentre quelli infedeli ne restano prigionieri.

Che crediate o no alla leggenda, la Valle senza Ritorno è estremamente suggestiva e merita davvero una piccola escursione in famiglia.

Il sentiero ad anello è lungo 4 chilometri e riserva una sorpresa dopo l’altra. Lungo il percorso, incontrerete il Miroir aux Fees, ovvero lo Specchio delle Fate: un suggestivo laghetto le cui acque sono talmente immobili da sembrare uno specchio, appunto. Si racconta che qui le fate leggevano il futuro gettando un seme di frumento nelle sue acque lisce. E, se ascoltate bene, potreste sentire il lamento del grande mago Merlino, che scelse questi boschi come suo ultimo rifugio.

Subito dopo, c’è l’Oro de Brocèliande: un castagno rivestito d’oro circondato da cinque alberi neri. Si tratta di una scultura di Francois Davin creata a seguito di un incendio che distrusse la foresta negli anni 90 e che simboleggia il potere rigenerativo di questi boschi.

In realtà, il percorso all’interno della Valle senza Ritorno continua verso l’Hotié de Viviane (il castello di Viviana). Ma noi, dopo aver giocato un po’ nei boschi, siamo tornati indietro per dirigerci (in auto) verso la Tomba di Mago Merlino e la Fontana della Giovinezza.


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La Tomba di Merlino

Dove gli alberi sono più rari e la vegetazione si fa brughiera, ci si imbatte finalmente nei luoghi dove Viviana, con un incantesimo rappresentato da 9 cerchi magici, rinchiuse Merlino in una prigione d’aria. La natura stessa della prigione fa immaginare quanto sia impossibile individuare un posto preciso della foresta dove supporre il luogo della “sepoltura di Merlino”. Ed è proprio in questo aspetto che si cela il reale fascino di questi boschi: ovunque, passeggiando all’ombra delle verdi foglie profumate, potreste sentire la presenza magica dell’eterno prigioniero. Ed ecco perchè, forse, la Tomba di Merlino delude molti (in effetti, questa tappa viene sconsigliata anche dal personale dell’ufficio turistico di Paimpont). A prima vista, non è altro che un megalite mal conservato, che poco ha a che fare con la maestosità delle leggende che rappresenta.

Sia la roccia che il vicino albero di agrifoglio traboccano di bigliettini, fiori, lettere e regali lasciati da centinaia di viaggiatori, in attesa che lo spirito di Merlino venga risvegliato. Molti dei presenti giravano tre volte in senso orario attorno all’albero, mormorando la propria preghiera al grande Mago. Un’esperienza carica di misticismo, se ci si avvicina con il cuore aperto e la mente sgombra…

Poco lontano dalla tomba di Merlino, c’è infine la Fontana della Giovinezza, dove i locali gettano monetine, chiedendo la realizzazione di desideri collegati alla salute.
Foresta di Broceliande – informazioni pratiche

Broceliande è un nome ereditato dal mito di Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, ed è legato ai simboli che ruotano intorno al Ciclo Bretone. Ecco perché, all’inizio di questo post, dicevo che la Foresta di Broceliande sulle cartine non esiste. Il suo vero nome è “Foresta di Paimpont” e, al di là dei luoghi legati alla leggenda di Viviana, Morgana, Merlino e Artù, resta una splendida tappa per grandi e piccini, anche dal punto di vista naturalistico.

Seguendo i suoi sentieri, si possono dunque rincorrere miti e leggende (magari restando un po’ delusi dalla Tomba di Merlino e dalla Fontana dell’Eterna Giovinezza); oppure, si può scegliere di perdersi, esplorare e restare incantati – come sempre accade di fronte alla perfezione della natura.


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Se volete visitare tutti i principali luoghi arturiani, vi consiglio di iniziare l’esplorazione dall’ufficio turistico di Paimpont o di Trehorenteuc, dove potrete raccogliere le informazioni necessarie per visitare la foresta (non dimenticate di prendere una cartina dei luoghi arturiani, che vi aiuterà ad orientarvi – oppure scaricatela qui). Una nota: telefonando anticipatamente all’ufficio turistico, è possibile prenotare visite guidate a tema all’interno della foresta.

Dove dormire: molti decidono di fare base proprio a Paimpont, per esplorare la Foresta di Broceliande. Noi abbiamo invece alloggiato nei presi di Monteneuf, in un albergo strepitoso, la Locanda dei ViagGiocatori.

Le chicche della family:
Nella prima quindicina di luglio si svolge la settimana arturiana con giochi, spettacoli itineranti, rievocazioni ed escursioni guidate. Per maggiori informazioni e idee su cosa fare e cosa vedere a Broceliande, visitate il sito www.broceliande-vacances.com
Ogni leggenda che si rispetti ha la sua Porta dei Segreti, no? Qual miglior modo per entrare nell’affascinante mondo della foresta di Brocéliande, se non attraversando proprio una porta segreta? In realtà è un suggestivo percorso-spettacolo per famiglie, che prende vita a Paimpont. La voce della guardia forestale Pierre condurrà adulti e bambini attraverso i misteri di Brocéliande, iniziando dal suo laboratorio per proseguire poi in un magico bosco, tra giochi di luci, musiche e folletti dispettosi. Sito internet: www.portedessecrets-broceliande.com

Permaggiori informazioni su itinerari, percorsi e cose da fare nei dintorni, vi rimando al sito dell’ufficio turistico della Foresta di Broceliande: www.tourisme-broceliande.com


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