QUELLO CHE CROLLA, QUELLO CHE RESTA
Ci sono eventi che ci toccano più personalmente di altri.
Ci sono momenti in cui tutto sembra crollare dentro e fuori.
Facciamo presto a parlare di non-attaccamento ... prima e dopo ai crolli e alle rovine ... durante è sempre tutta un'altra faccenda ...
Ci sono simboli che possono scomparire perché la loro forza è profondamente compresa nel cuore. Ci sono altri simboli che hanno ancora da raccontare, da versare nel mondo i segreti del loro passato, del loro significato.
Ci sono dolori che ancora devono condizionare eventi e possibilità perché non è terminato il loro compito. E poi per fortuna ci sono dinamiche che non hanno più nessuna eco nella nostra vita.
Sempre ci sentiamo smarriti quando vediamo disintegrarsi certezze.
Fuori e dentro.
Per una volta proviamo davvero a sentire che questo senso di vuoto, questo smarrimento, non è bene e nemmeno male: è soltanto qualcosa che fa parte della vita e della nostra natura, non ci resta che vivercelo.
Il dolore, la rabbia e lo sconcerto ci servono per superare quello che deve essere superato. Però dolore, rabbia e sconcerto ci servono anche per salvare quello che deve essere salvato, per agire in corrispondenza a mente e cuore e compiere quel pezzo di Vita che può passare solo attraverso di noi e le nostre azioni. Perché ogni cambiamento possa essere un miglioramento e non soltanto una metamorfosi meccanica della materia nel tempo. Per entrare in questo concerto di suoni e danzare seguendo la nostra musica, l'armonia che siamo venuti a portare nel mondo. Battendo con forza il tempo che ciascuno di noi incarna in questo ballo, imprimendo la nostra sinfonia, cercando di renderla Vera, Utile e Bella.
In questa ricerca di Bellezza che ci muove ... prima di accorgerci che questa Bellezza è ovunque: nel piacere come nel dispiacere, nella gioia come nel dolore, nella distruzione e poi nella ricostruzione.
Vita- Morte- Rinascita.
Cicli che insieme si integrano e compenetrano.
Ma in tutto questo: Tu cosa vuoi salvare? Cosa vuoi lasciare?
In tutto questo: Tu come vuoi danzare?
Non ci sono certezze e garanzie.
Ma se ricordi bene non ci sono mai state.
La terra ha 4,5 miliardi di anni ... in un tempo eterno senza inizio e senza fine. In uno spazio limitato e infinito, una materia piena di vuoto silenzio.
Abbiamo incontrato devastazioni, guerre, tormenti eppure siamo sempre qui. Non è finito ancora il tentativo della Vita di ricrearsi in sé stessa. I tentativi di evoluzione non terminano ma si compiono in disgregazione e ricostruzione. Ogni cosa è destinata a trovare la sua fine per cadere poi nell'inizio di qualcosa di nuovo.
Non ci sono certezze nell'esito di questo movimento.
C'è solo la scelta consapevole o meno: Tu cosa vuoi salvare? Cosa vuoi lasciare?
In tutto questo: Tu come vuoi danzare?
Sara
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https://lasorgenteeladea.blogspot.com/
( Nella foto il Tempio di Apollo in Turchia )
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