MEMORIE DI UNA BAMBINA





Quando ero piccola al mio paese i Saggi si radunavano spesso fuori dalle mura del castello.
I rovi e gli alberi erano cresciuti lungo la parte di mura crollate durante una brutta battaglia avvenuta almeno un centinaio di anni prima. Raccontano che sotto le macerie molti riuscirono a salvarsi. I Saggi parlavano con le pietre. Le incantavano con voci gentili e poi esprimevano richieste e quesiti. Raccoglievano molte delle memorie da queste creature di roccia, perchè in esse erano conservate le emozioni e la sapienza che oggi a molti sfugge. Cantando e dondolando in passi lievi e monotoni su se stessi, avevano catturato l'attenzione delle pietre che crollando, anzichè schiacciare, avevano protetto e nascosto i giovani più nobili  e forti del villaggio.

Da allora- o forse da prima- i Saggi si radunavano sempre dietro il grande varco e il ponte elevatoio, oltre le edere e i rovi cresciuti sotto la grande quercia. Era quello il posto dove io andavo a sentirli parlare di nascosto. In realtà loro sapevano benissimo dove ero e come mi spostavo, il pezzo di muro dietro cui giocavo a  nascondermi. A me piaceva pensare che apprezzassero il mio coraggio e per questo mi tollerassero lì, nascosta a due passi da loro ... A quei tempi non potevo nemmeno immaginare il vero motivo per il quale sopportavano la mia presenza scricchiolante di passi falsi sulle foglie e colpi sfuggiti di tosse.

Erano 8 uomini di modesta statura. Pensavo fosse la posizione accovacciata che ero obbligata a tenere a farmeli sembrare così alti durante quei loro incontri di cui ricordavo a tratti alcune cose molto nitidamente e altre vaghe e sfuocate.

C'erano volte in cui sedevano e parlavano di nulla in particolare, altre in cui addirittura bevevano e ridevano in un modo che mi faceva quasi paura. Speravo sempre che non si accorgessero di me quando erano così presi dalle risa e dal vino. Altre volte vedevo silenzio e ascolto, la visione attenta e pungente del volo degli uccelli che prendevano forme di falci e fuoco e neve e pioggia e vulcano durante il volo. L'aria mossa dai bastoni che andava a confrontarsi con voci lontane, portando e ricevendo informazioni. Allontanando carestia e anche tempeste e grandine.

A volte guardavo la Luna da dietro le loro teste.
E avevo già la Luna nel Cuore.

-continua-
Sara Cabella
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Ricordo che per tutto Agosto, tranne la settimana di ferragosto, sarò presente con gli incontri individuali tutti i lunedì e martedì a Cuquello ( Al), i giovedì e venerdì a Ge-Sestri Ponente.
Domenica 19 sarà a TRiora ( Im) per la festa di Strigora con "La lettura dei Tarocchi della Strega".
Domenica 26 condivideremo la Benedizione Mondiale del Grembo e il Dono agli Uomini a Champoluc zona Barmasc.
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Buona estate a tutti!!

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