LA PIANTAGGINE di Velvet Bonfiglioli
L'ERBA DI AGOSTO
Piantaggine: Proprietà benefiche, Ricette e Rimedi.
La piantaggine è una pianta perenne. La possiamo raccogliere tutto l’anno ed utilizzarla sia in cucina che come rimedio naturale. È molto diffusa lungo i bordi di prati e sentieri in campagna, in collina e in montagna.
La piantaggine (Plantago lanceolata) è molto diffusa in Italia. La potrete riconoscere dalle foglie strette percorse da cinque nervature parallele e dai fiorellini raccolti in spighe che nascono dallo stelo centrale. La piantaggine può raggiungere i 40 centimetri di altezza.
L’importante è raccogliere la piantaggine in luoghi il più possibile lontani dal traffico e dall’inquinamento. Altrimenti è possibile acquistare la piantaggine in erboristeria in forma essiccata per utilizzarla come rimedio naturale.
La piantaggine è tra le erbe spontanee che potrete trovare in un vigneto biologico. Il consiglio è di cogliere le foglie centrali della rosetta fogliare. Secondo la tradizione popolare, la piantaggine allontanava dai bambini gli spiriti maligni.
Proprietà e benefici della piantaggine
La piantaggine ha proprietà astringenti e antinfiammatorie, oltre che antianemiche. Ha la capacità di bloccare le emorragie e di favorire la guarigione delle ferite per via delle mucillagini che sono presenti nelle sue foglie.
Le sue proprietà benefiche, soprattutto dal punto di vista antinfiammatorio, la rendono utile per prevenire e trattare raffreddore e malanni invernali. Queste mucillagini sono ancora più concentrate nelle sommità fiorite, a cui conferiscono delle proprietà lassative.
La Piantaggine in Cucina
In cucina la piantaggine viene utilizzata sia cruda che cotta. Si possono scegliere le foglie più tenere della piantaggine per arricchire le insalate. Spesso la piantaggine viene utilizzata insieme ad altre erbe commestibili per preparare il ripieno di torte salate, fagottini, ravioli, farinate e frittate.
Le foglie della piantaggine tendono a tingere di verde le pietanze con cui vengono in contatto. Potreste provare ad utilizzare la piantaggine per rendere più colorata e saporita la vostra pasta fresca fatta in casa, dalle tagliatelle agli gnocchi. Potrete utilizzare la piantaggine cruda, come fareste con il radicchio, oppure cotta, come nella cottura degli spinaci.
Potrete utilizzare la piantaggine per preparare una salsa o un pesto alle erbe da usare come condimento. In questo caso potrete abbinare la piantaggine ad altre erbe selvatiche come le ortiche, il tarassaco e l’alchemilla. Vi suggeriamo alcune ricette utile per preparare le erbe selvatiche tra cui la piantaggine.
Pesto alle erbe selvatiche:
200 g erbe selvatiche (due manciate piene): scegliere erbe di stagione p. es: tarassaco, piantaggine, alchemilla, lamio, achillea, ortiche.
olio d'oliva
pepe
sale
Lavare velocemente le erbe (l'acqua estrae le sostanze dalle erbe, troppo ammollo priva le piante delle proprie sostanze nutritive e minerali), coprire abbondantemente d'olio le erbe, condire con pepe e sale e frullare. Il pesto può essere utilizzato per condire pastasciutte e ottime tartine da mangiare come aperitivo...Se piace si può aggiungere aglio e/o cipolla.
Salsa di yoghurt alle erbe
500 g yoghurt intero
una manciata di erbe selvatiche (menta, timo, erba cipollina, tarassaco, alchemilla, piantaggine)
sale
olio evo
Tagliare con la mezzaluna le erbe per avere un trito sottile, aggiungerle allo Yoghurt, condire con sale e un cucchiaino di olio d'oliva. Mescolare bene. Ottima da servire con patate lessate, o come salsa di contorno a polpette di ceci (felafel) o per guarnire panini!
Rotolini di piantaggine
Fette di manzo sottili
pancetta a fette
foglie di piantaggine
olio d’oliva
farina
formaggio
cipolla
salsa di pomodoro
pepe macinato – sale.
Salare e pepare la carne su cui andranno adagiate le foglie di piantaggine scottate in acqua bollente, aggiungere la cipolla tagliata fine, la pancetta, il formaggio a pezzetti. Arrotolare infarinare e rosolare nell'olio, aggiungere la salsa di pomodoro e lasciar cuocere.
La PIANTAGGINE come RIMEDIO NATURALE
La piantaggine viene utilizzata come pianta officinale e rimedio naturale per il raffreddore, in caso di infiammazioni e di anemia. È considerata utile per trattare in modo naturale le emorroidi e le malattie dell’apparato respiratorio. Si sfrutta l’intera pianta, usata sotto forma di tintura madre.
Nella tradizione popolare le foglie di piantaggine venivano impiegate come impacco da porre a contatto con le ferite tramite bendaggio per bloccare il sanguinamento e favorire la guarigione e la cicatrizzazione.
In erboristeria la piantaggine viene utilizzata come rimedio naturale per la congiuntivite e per le infiammazioni delle palpebre. In particolare, la piantaggine viene considerata un vero e proprio toccasana per le vie respiratorie. In erboristeria è ritenuta molto preziosa per le sue proprietà espettoranti e in caso di tosse e di raffreddore viene utilizzata sotto forma di infuso o decotto da sola o associata ad altre piante come l’eucalipto, il timo, l’altea e la malva.
La piantaggine viene inoltre utilizzata per la preparazione di sciroppi per calmare la tosse e per sciogliere il catarro. È un rimedio naturale considerato benefico per coadiuvare il trattamento di disturbi come l’asma e la pertosse grazie alle sue proprietà lenitive e antinfiammatorie.
Per uso esterno la piantaggine si rivela preziosa in quanto è cicatrizzante, lenitiva e sfiammante. È indicata in caso di prurito, dermatosi, acne rosacea, infiammazioni e piccole lesioni della pelle. L’applicazione di un impacco di foglie di piantaggine è utile come rimedio lenitivo per le punture di insetti.
Controindicazioni
Il polline della piantaggine può causare allergie, mentre le foglie di questa pianta hanno proprietà antiallergiche. Al di là del problema delle allergie, la piantaggine è considerata una pianta officinale sicura sia per gli adulti che per i bambini. Per maggiori informazioni sulla piantaggine, sui suoi utilizzi e sulle controindicazioni, rivolgetevi al vostro erborista di fiducia, che potrà consigliarvi in base alle vostre condizioni di salute.
Rimedi naturali fai-da-te:
SCIROPPO DI PIANTAGGINE e CHIODI DI GAROFANO
STAGIONALITA': Estiva Invernale Primaverile Autunnale
PROPRIETA': Lenitivo, espettorante, antinfiammatorio, astringente, digestivo, antispasmodico, antiossidante, disinfettante.
Esistono moltissime specie di Piantaggini, da noi sono comuni la Piantaggine lanceolata o quella più cicciotta come la Plantago major. Poco importa, le proprietà e il sapore non cambiano. Antinfiammatorio, espettorante ed emolliente, lo sciroppo di Piantaggine è venduto nelle farmacie di tutto il mondo per curare la tosse e il mal di gola, ma è anche utile per trattare la dissenteria grazie alle sue proprietà astringenti. Io ho introdotto una variante per rendere questa pozione ancora più efficace, un ingrediente esotico e piacevolmente aromatico: i Chiodi di Garofano, anch’essi rinomati per i loro effetti antinfiammatori, analgesici, antisettici, antispasmodici, antiossidanti, digestivi, afrodisiaci…
L’autunno si avvicina… al lavoro streghe e stregoni!
Piantaggine (foglie) 100 g
Chiodi di Garofano 6 g
Acqua 500 ml
Zucchero di canna 250 g
Miele di Tiglio 50 g
Acido Citrico 10 g
Procedimento
Portate a bollore l’acqua in un pentolino abbastanza capiente da contenere tutti gli ingredienti. Nel frattempo mondate e tritate le foglie di Piantaggine e riducete in polvere i Chiodi di Garofano in un mortaio.
Quando l’acqua comincerà a bollire, versatevi il trito di foglie e la polvere di Chiodi di Garofano e mescolate. Coprite con un coperchio e lasciate bollire dolcemente per 30 minuti rimestando di tanto in tanto.
Passato il tempo necessario, spegnete il fuoco e lasciate macerare il composto per 2 ore. Poi filtrate con un colino a maglia fine o meglio con un filtro di carta (es. quelli per il caffé americano) strizzando bene le foglie.
A questo punto preparate lo sciroppo. Ponete di nuovo il liquido filtrato sul fuoco e scioglietevi lo zucchero. Poi spegnete il fuoco e attendete che lo sciroppo diventi tiepido. Aggiungete il miele e l’acido citrico. Mescolate bene e poi versate in un contenitore di vetro. Conservate lo sciroppo in frigorifero e consumatene all’occorrenza 3-4 cucchiaini al giorno, lontano dai pasti.
MAGIA DELLA PIANTAGGINE
La piantaggine, nel passato anche erba di Marte, entrava a far parte del novero delle piante "magiche" (insieme al giusquiamo, belladonna, mandragola, ecc.) e in stretto rapporto con l'astrologia. Nel "Volo dei sette Ibis", ad esempio, troviamo la piantaggine fra le piante magiche dominate dal volo di Marte e perciò legata ai segni dell'Ariete e dello Scorpione. La pianta era utilizzata da persone appartenenti a questi segni zodiacali che soffrivano di malattie e disturbi negli apparati genitali e proprio per lo stretto legame che alla piantaggine veniva attribuito con il pianeta Marte, la si riteneva efficace nella cura delle ferite e nel migliorare la circolazione.
Il suo nome scientifico "Plantago" deriva dal latino “planta” che descrive la forma di piede che hanno le foglie di alcune specie. La piantaggine è una pianta erbacea che annovera circa 270 specie tra annuali, biennali e perenni. Diffusa in tutta Italia, lungo le strade, al margine dei campi, intorno alle abitazioni, predilige soprattutto le rive degli stagni.
Secondo la tradizione popolare questa era una pianta magica per eccellenza. Pianta modesta, la piantaggine è sempre stata presente nella vita quotidiana della gente ed è necessariamente entrata a far parte delle pratiche mediche popolari. Talmente diffusa da essere considerata pianta infestante, non è raro incontrarla lungo i cigli delle strade.
La particolare collocazione di quest’erba riconduce ad un’antica leggenda secondo la quale una bellissima fanciulla aspettò talmente a lungo il suo innamorato lungo la strada che, impietositi, gli dei la trasformarono in piantaggine.
*Già Alessandro Magno e Dioscoride attribuivano alla piantaggine grandi poteri curativi e, più tardi fu una delle nove erbe sacre degli Anglosassoni, che la usavano come rimedio universale in caso di febbre, dolori ai reni, morsi velenosi, emorroidi, ulcere, ferite e molti altri mali.
*Secondo la tradizione nordica la piantaggine rappresentava uno spirito posto a controllare l'ingresso al regno di Hel, la dea della morte. Nella cultura popolare di tutta Europa le foglie pestate di piantaggine o il loro succo erano un rimedio molto utilizzato in caso di ustioni, ferite, gonfiori e punture di insetti.
*L'infuso veniva utilizzato in caso di emorragie nasali, debolezza di vescica e per alleviare gastriti, diarree croniche, asma, pertosse, emorroidi. Le foglie fresche di piantaggine, ricche di mucillagini e tannini, venivano impiegate per il loro effetto antidiarroico e antinfiammatorio.
*Secondo le credenze popolari tedesche, si pensava che la piantaggine personificasse le anime che erano tornate alla luce dagli Inferi e adesso perseguitavano gli esseri umani sulla terra.
*Anche per gli antichi Greci e Romani questa pianta era collegata con gli Inferi, in particolare con Orcus e sua moglie Proserpina.
*Nel Medioevo una radice di piantaggine portata al collo preservava da molte malattie fra le quali la febbre malarica, tre radici erano rimedio contro la terzana, quattro contro la quartana. Se appesa attorno al collo di un bimbo, impedisce che venga rapito dagli spiriti.
*Messa sotto il cuscino favoriva la conoscenza di cose lontane o ignote, inoltre poteva essere utilizzata per fare vaticini su questioni specifiche, spezzando una foglia e contando i fili che restavano sporgenti.
*Trattandosi di una pianta comunissima, conveniva che chi la doveva usare se la cogliesse da solo, era sconsigliabile acquistarla o farsela procurare da altri, perché se una parte veniva ripiantata nel luogo dove era stata colta si annullava ogni suo effetto magico.
*La piantaggine era anche indicata per annientare gli incantesimi fatti con i filtri d’amore, e la stessa Santa Ildegarda (XII sec.,) a questo scopo ne raccomandava l’uso in grandi dosi.
*Utilizzata nella cura delle ferite e delle piaghe aveva notevole effetto astringente, tanto che la celebre Trotula della Scuola Medica Salernitana, prima donna medico della storia, sosteneva che provocava una riduzione della cavità vaginale, “ut etiam corrupta appareat virgo” in modo da far sembrare vergine chi non lo era più.
*Nella medicina popolare, grazie alle sue qualità magiche era un toccasana per diverse malattie, fra le quali quelle riconducibili alla disappetenza sessuale.
*La sua radice si usa contro l’emicrania o qualunque altro dolore alla testa.
*Quando Marte è in Scorpione si utilizza come medicina per il male degli intestini e in caso di ulcere. Bevendo il succo si ottengono meravigliosi effetti sulle malattie di stomaco, nei casi di dissenteria e di emorroidi.
*Non può mancare nei rituali e nei sacchetti atti ad attrarre e conciliare l'amore. Si rafforza se associata alla Verbena.
CURIOSITA':
E' molto amata dagli uccelli che si nutrono dei suoi semi, anche i canarini ne vanno ghiotti. Il modo in cui la Piantaggine disperde i suoi semi è stupefacente. Ogni infiorescenza ne produce sino a 20000. Quando piove, le mucillagini contenute all'interno del seme fanno sì che questo si gonfi e diventi appiccicoso, potendo così aderire facilmente alla pianta del piede di un animale o di un uomo che lo calpesti. Per questa ragione gli Indiani d'America chiamavano la Piantaggine "l'impronta dei visi pallidi", perché la pianta li seguiva ovunque andassero.
FONTE La Ruota dell'Anno- pagina facebook
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