LUGHNASADH-LAMMAS: LA FESTA DEL RACCOLTO






 Un momento di raccoglimento interiore è questo rito celtico che onora il Dio Lugh, il Dio sole discendente nel prossimo cambio di stagione che prelude all’inverno.
 Ora festeggiamo il raccolto e i primi risultati delle nostre azioni intraprese nei mesi precedenti, e ci prepariamo al futuro, coordinati alla natura. La ruota deve rimanere in equilibrio se vogliamo che la vita proceda nel suo fluire, è quindi un momento di grande consapevolezza del ciclo che ci accomuna tutti: vita e morte e conseguente rigenerazione di tutte le cose esistenti. Ora siamo nel momento più fiorente ma anche nel passaggio che porta al suo processo di declino.
 Questo stato è visto come una trasformazione, un raggiungimento di qualcosa di più profondo, di più importante. Come il pane che esiste per il sacrificio del grano nato e vissuto fino a essere maturo e splendente per giungere (a donarsi) alle mani del fornaio e da lì essere prezioso (in modo pratico e simbolico) elemento della nostra vita.
 Ecco come Lammas (Lughnasadh) è simbolicamente la festa della trasformazione e della rinascita all’interno di un’unica legge naturale.
 Tutti i cereali, le erbe, la frutta matura, la verdura e anche noi siamo “maturi” per un nostro raccolto personale. La Grande Madre ci dona i frutti del suo ventre e il Dio che si avvia a compiere l’estremo sacrificio in quanto le giornate cominciano lentamente ad accorciarsi fenomeno contrario rispetto alla festa del Solstizio d’Estate quando invece il Sole regnava sovrano dominando con la sua luce in espansione sulla notte del mondo.
 Questo non è certo motivo di tristezza ma il naturale e necessario percorso perchè il cerchio possa continuare a girare mantenendo l’equilibrio necessario al cambiamento. Il nostro compito è di riunirci per raccogliere le abbondanti ricchezze del qui e ora, meditare sul ciclo morte vita e rinascita che è nostro conduttore e festeggiare il seme di Dio che nel grembo della Madre ci fa essere nel momento della massima abbondanza potendo gioire dei frutti di tanto lavoro e tanta paziente consapevolezza della Natura.
 Cosa sostiene energeticamente questa festa?
 -un profondo benessere psicofisico e una grande carica di energia vitale
-abbondanza e prosperità in ogni settore della vita soprattutto legati al materiale
-serenità e fiducia
-la forza e la determinazione di interrompere relazioni o frequentazioni che non hanno sbocchi o positività
-una grande purificazione e protezione in ogni settore dell’esistenza.
 I colori da preferire sono quelli legati a questo momento energetico ovvero giallo e arancio per scegliere candele , tovaglie e tovaglioli, frutta, verdura, spighe mature e pannocchie, aglio e cipolle e ancora per le ciotole con le farine che sono il frutto dei cereali maturi appena macinati. L’incenso puro lo bruceremo su carboncini insieme a petali di girasole e valeriana e propiziatorio sarà mangiare pane impastato con erbe aromatiche (aneto, basilico, timo, erba cipollina) fatto da noi.


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 Esotericamente esistono delle pratiche purificatorie e propiziatorie:
-bruciare bacche di ginepro o rametti di alloro (o tenerne un pezzetto addosso o nel proprio portafoglio)
-usare della menta nelle insalate e nelle bevande
-rosmarino da tenere addosso o nel portafoglio come amuleto, tiglio nella stessa modalità per proteggersi dai pericoli.

Fonte :http://www.silviapaolamussini.com/

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