GLI ANTICHI CALENDARI MESTRUALI E L'ARTE DELLE STELLE





Pare che circa 20mila anni fa le antiche levatrici europee segnassero il proprio mese mestruale incidendo serpenti e tacche su corni. Questa scansione del tempo personale andava a sovrapporsi al movimento della luna e quindi all'osservazione degli astri e allo scorrere del tempo.
A. Marshack, usando l'analisi microscopica, suggerì che segni apparentemente casuali o privi di significato su ossa ritrovate erano talvolta interpretabili come serie strutturate di numeri. Ad esempio, Marshack ha ipotizzato che le tacche sulla placca ossea della grotte di Thais nel sud della Francia risalente a circa 12.000 anni fa, fossero strutturate in sottoinsiemi di 29 tacche, suggerendo così che fossero utilizzate per segnare la durata tra due lune e quindi un ciclo mestruale.
Rifacendosi all'osservazione del cielo e del ritmo biologico del proprio corpo, questi calendari sfuggivano alla successiva schematizzazione scientifica dell'astronomia moderna, per addentrarsi molto profondamente nelle esperienze sensoriali del corpo e nell'osservazione delle conseguenze che gli astri avevano sulla popolazione. 
Con questo ovviamente non voglio in alcun modo screditare l'astronomia, anzi! 
Lo studio scientifico ci porta a conoscere elementi certi e serve a dare quei dati concreti senza i quali non si sarebbero mai potuti raggiungere determinati traguardi.
Ma è sull'altra faccia della stessa moneta che ora vorrei puntare l'attenzione, perchè persi nei diagrammi e nei dati fissi, rischiamo di perdere la percezione sensuale (dei sensi) del nostro corpo e della realtà che ci circonda.
Tracciare un calendario mestruale e lunare voleva dire inevitabilmente accorgersi delle fasi del proprio corpo, capire che ciclicamente accadeva un sanguinamento e che tra un sanguinamento e l'altro il corpo cambiava e con esso cambiavano stati d'animo e pensieri. Significava trovarsi in una radura di notte e osservare la luna, notare le costellazioni che in quel momento erano visibili. Guardare poi come tutto questo influiva sulle coltivazioni, sulla caccia, sulle nascite ... su di me.
Quando siamo coscienti del nostro corpo possiamo percepire la fase lunare in cui ci troviamo semplicemente ascoltandoci. Possiamo sentire in quale momento ovulatorio siamo semplicemente osservandoci. 

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Uscire in un bosco di notte e guardare la luna, tracciare gli eventi che mutano a seconda degli influssi di una costellazione piuttosto che un'altra, ci porta a osservare la natura e noi stesse con i sensi, con le percezioni. Aumenta l'attenzione, la presenza, la consapevolezza.
Anche oggi tracciamo calendari mestruali ed io invito sempre tutte voi a farlo.
Ma oggi vi invito a farlo come facevano le nostre antiche madri.
Guardando il cielo, ascoltando il corpo, osservando come le situazioni mutano con l'evolversi del tempo astrologico. Sentire, percepire, gustare le emozioni e le intuizioni che arrivano. 
Creare un ponte tra il sistema logico della nostra testa ( astronomia ) e il sistema emotivo e sensibile del nostro corpo ( astrologia).
Chissà che forse non si riesca a creare un legame e portare a integrazione queste due facce distinte della stessa moneta.

- Questo sabato, domenica e lunedì sarò in Val 'D'Ayas ad Antagnod (AO) con le sedute individuali di riequilibrio energetico e cure naturali.
Giovedì 13 giornata di trattamenti individuali scontati a Genova e venerdì 14, sempre a Genova, scambio Reiki tra operatori presso Meridiana asd.
Mercoledì 19 celebriamo insieme il Solstizio d'estate in meridiana.
I posti sono limitati, chiunque fosse interessato mi contatti in chat di FB dopo avermi chiesto l'amicizia a https://www.facebook.com/sara.cabella
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