LA FRECCIA DI DIANA: RIFLESSIONI SUL POTERE DELLA DONNA





Riflessione sul potere delle donne e sull’immanenza di Dea
di Laura Ghianda

Qualche giorno fa mi svegliai la mattina con questa frase in testa : “la parola potere si è connotata di significati negativi. Ma essa in realtà è neutra. Il significato reale di “potere” riguarda la capacità-possibilità di ogni essere umano di continuare la creazione, di contribuire alla creazione del Grande Ricamo”.
Più che “udirne” le parole, era un fatto di sensazioni, che io poi tradussi circa in questo modo. E lo scrissi su Facebook.
L’ho fatto e lo sto facendo, perchè ho voglia di fare pace con il mio potere.

L’ho temuto a lungo.
Il timore deriva dalla possibilità che il neutro si trasformi in negativo, che il mio ego si faccia avanti, e che io possa finire per usare il potere per nutrire l’ego ferito dal mio passato che cerca giustizia e rivincita. Potere sugli altri.

Ma alla fine, diamine, non lo farò.
No.
Non voglio rinunciare al potere, solo per paura di non saperlo usare.
Ho scelto.
Ho pronunciato dei voti precisi. Lo userò al massimo delle mie capacità, con gli altri. Per gli altri. Per la Madre.

Non sono perfetta, ma il mio cuore è onesto.
Non sono esente dal commettere errori, ma so che posso porvi rimedio.

E in particolare, penso al potere delle donne.
Umiliato, schiacciato, sperperato, sottratto, ridicolizzato.
Sottovalutato, deriso, dimenticato, incompreso, svilito al punto che le donne stesse non sono più sicure di “possederlo”. Alla disperata ricerca di esso a volte si perdono nell’arroganza patriarcale. Non ricordano più il loro potere “con”, e lo trovano “su”. Oppure, non lo trovano affatto.

Ma il potere è di tutti.
Dea lo ha donato a donne e a uomini, perchè continuassero a tessere la Grande Trama della Vita.
Anzi lo dico meglio: quel potere E’ Dea. E’ uno dei modi in cui Lei agisce attraverso di noi. Lei è noi. E’ anche immanenza. Non è solo lontana incorporea trascendenza. E nella sua immanenza, non è solo attorno a noi. Ne siamo partecipi.

Divenire consapevoli di avere questo potere, è divenire consapevoli di avere precise responsabilità del modo in cui agiamo nell’universo.
E’ agire nel sacro ogni momento. Perchè in ogni momento l’universo si ricrea.

L’idea del femminile come “passivo” ha già servito fin troppo a lungo gli scopi del patriarcato.
Siamo gli strumenti di Dea, perchè siamo parte di lei. Dea è attività. Movimento. Mutamento. Energia. Dinamismo.

Scrivevo oggi a un’amica sorella, sulla freccia di Diana.

Prima che un’arma, è un concetto.
L’arco va preparato. Il filo accarezzato. Si infila la freccia, si tende. Si mira. E poi, si scocca.
Questo è l’agire nell’universo.
Questo è unire l’utero all’intenzione, e dare così forma e manifestazione al nostro potere.

Prepariamo dunque il nostro arco. Con cura. Precisione. Perchè poi è ora di scoccare.

Fonte: Laura Ghianda Blog

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