L'AMBRA PER QUESTA LUNA NUOVA
Grazie all’archeologia e alla gemmologia sappiamo che l’ambra era nota all’uomo già nell’antichità. L’ambra affascinava con la sua svariata trasparenza, diafanità, colore dal bianco al rosso e marrone, le inclusioni all’interno e l’odore caratteristico. Sono state studiate le sue proprietà elettriche particolari e veniva utilizzata in diversi modi; come gioielli e oggetti decorativi, per la produzione dei profumi e incensi, nella medicina e perfino come oggetto di culto.
Miti, misteri e leggende accompagnano da oltre duemila anni la storia dell’ambra, con la quale si ricavano preziosi gioielli e amuleti. Nell’antichità si credeva tanto nei poteri magici delle pietre preziose. I ciondoli in ambra conservati nei musei sono considerati amuleti con diversi utilizzi ad esempio li indossavano i cacciatori dei paesi baltici per migliorare la caccia.
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Si credeva che l’ambra richiami il bene e possa aiutare ad attirare la fortuna. Questo perché l’ambra di fatto ha proprietà elettrostatiche, tanto che gli uomini prestorici se ne sono accorti senza però riuscire a spiegare il motivo. La capacità dell’ambra di attrare piccoli oggetti la rendeva una pietra magica, ideale per gli amuleti portafortuna. Le misteriose caratteristiche dell’ambra, come la capacità magnetica e i colori caldi e seducenti, indussero gli antichi ad attribuire a quel materiale proprietà magiche, apotropaiche e mediche. In realtà, quello che una volta sembrava la stregoneria o la magia, oggi è facilmente spiegabile. Gli antichi talismani e amuleti sono conservati nei musei. In alcuni casi si tratta di piccole sculture realizzate da intagliatori delle città greche della costa ionica e delle città etrusche della Campania, ma è possibile ammirare anche vere e proprie collane o cinture di inestimabile valore.
Nell’antica Grecia Talete chiamò l’ambra electron (ἤλεκτρον) perché si accorse che, se strofinata attrae differenti oggetti leggeri, come le piume, il pelo o piccoli pezzi di carta. Questo fenomeno è stato approfondito e descritto dallo scienziato inglese, William Gilbert nel 1600. Gilbert formulò una teoria che giustificava questo fenomeno, detto elettrizzazione per strofinio, ipotizzando che per effetto del riscaldamento dei corpi a causa dello strofinio, venga emesso dal corpo un fluido che ha la capacità di attrarre gli oggetti leggeri posti nelle vicinanze. Nonostante la spiegazione scientifica dell’elettrizzazione, la credenza nelle proprietà magiche dell’ambra e la sua capacità di attirare il bene è ancora diffusa.
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