IMBOLC E LA FESTA DELLA CANDELORA: VAI AVANTI CON CALMA
E ancora la Ruota dell'Anno gira e ci troviamo alle feste dei primi di febbraio.
Imbolc, Oimlec, Brigantia, la festa della Candelora.
Le nostre antiche madri e antichi padri vivevano strettamente connessi con la natura e i suoi cicli, in questo periodo dell'anno osservavano la terra e vedevano che, da sotto la neve, sbucavano i primi bucaneve. I primi agnelli nascevano e con loro arrivava nuovo latte e nuovo sostentamento.
Alzavano gli occhi al cielo e notavano che le giornate erano sempre più lunghe, le ore di sole aumentavano.
Imbolc veniva celebrata nel primo quarto di Luna, quando il sole si trovava nel segno dell'Acquario ed era in levata eliaca Capella, stella gialla della costellazione dell'Auriga.
Se dovessimo seguire gli usi dell'antichità quest'anno festeggeremo Imbolc il 19 febbraio, siccome però ci troviamo nel 2021 le feste si sono fissate in giorni stabiliti e tradizionalmente, quindi, festeggiamo il 1 febbraio.
Con il sincretismo religioso le feste pagane dedicate alla Dea Brighit vennero sovrapposte alle feste cristiane della Candelora e arrivarono nelle tradizioni popolari come giornate di purificazione e benedizione delle candele. Tra i guaritori di campagna tantissime "segnature" venivano "passate" proprio in questo giorno.
Tantissimi i proverbi legati alle previsioni del tempo di questo periodo!
Siamo quindi nell'ultimo spicchio dell'inverno: anche se freddo e neve possono ancora imperversare, noi sappiamo che la primavera è alle porte.
Si celebra l'archetipo della Vergine. La Dea è morta nel buio di gennaio e rinasce nelle vesti di una nuova giovane. E così noi: abbiamo perdonato e dimenticato il passato, teniamo la saggezza di ciò che abbiamo imparato lungo le oscure giornate dell'inverno e ci troviamo con una nuova pelle, pronte a procedere verso il nuovo.
E come stiamo vivendo questo periodo e questi giorni?
Senza dubbio rivolgiamo intorno a noi un occhio davvero critico sulle regole che vengono imposte, spesso senza logica. Incominciamo ad avere bisogno di maggiore mobilità e di poter lanciare lo sguardo in progetti che vadano oltre la semplice giornata.
Un po' di insofferenza ora è davvero normale!
E più siamo abituate a farci governare dal cuore e non dal dovere, meno si comprenderanno tutte le norme lanciate senza apparente criterio.
Però siamo qui e ora e quindi facciamo fronte a questi eventi nel modo migliore.
La nostra Dea interiore ha bisogno di rinascere, di sbocciare e di espandersi ... coltiviamo queste energie per il nostro benessere aumentando le camminate in natura, scrivendo o dipingendo. Portanto avanti tutto l'impulso creativo e costruttivo che in questo momento non possiamo esternare in maniera diversa.
Occorre restare molto radicati nella realtà, sapersi difendere e imparare a portare la nostra vita dove vogliamo noi, nonostante tutto, anche se con maggior lentezza.
Occorre ricordare che negare una realtà è pericoloso, ma anche farsi travolgere da continue notizie allarmanti è nocivo, anche farsi condizionare da previsioni continuamente nefaste ci procura danni.
La Dea Vergine dentro di noi sa bene come usare la propria testa: lei è l'emblema dell'indipendenza e della concretezza e forse proprio lei ci potrà portare fuori da questo periodo nel migliore dei modi!
Il consiglio è quindi quello di andare avanti con calma, senza fretta, ma continuare a procedere.
Tartaruga e lepre arrivano allo stesso traguardo, cambia solo la velocità: adesso dobbiamo indossare la "modalità/tartaruga" e andare piano ... ma non demordere e continuare a procedere.
Le energie della scorsa Luna Piena ancora si fanno sentire e producono benefici effetti nei nostri progetti.
Quindi coraggio. la primavera è vicina!
E che la Dea ci porti sempre sul palmo della sua mano.
Sara
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